Londra 2012 - Il Giappone rinuncia ai Giochi del 2020

La notizia è un'amara ma logica conseguenza del disastro naturale che ha messo in ginocchio il Giappone: Tokyo non si candiderà all'Olimpiade 2020. A rivelarlo è Mario Pescante, vice presidente del Cio e presidente del Comitato promotore della candidatura di Roma, che ne ha parlato alla trasmissione radio "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento.
"Ieri l'ambasciatore giapponese era con me alla partenza della Maratona di Roma e mi ha comunicato con grande rammarico che il suo Paese non potrà essere presente con Tokyo - ha detto Pescante - In questo momento nei confronti di Tokyo c'è solo uno spirito di solidarietà. Se fossimo stati battuti da Tokyo forse avremmo avuto anche motivi per esultare".
Pescante ha escluso un'opzione Stati Uniti dopo la sconfitta di Chicago contro Rio e lascia intendere che la candidatura sudafricana è la più forte: "Sta avanzando la candidatura del Sudafrica, l'ho sempre detto, addirittura con tre città, Port Elisabeth, Durban e Johannesburg. Sarà una sola a partecipare, ma c'è grande determinazione da parte del Sudafrica. Rio ha vinto con l'appoggio dei paesi emergenti, che poi sono emersi mentre noi siamo stati sommersi. Arriveremo alla fine di questa esperienza con la maglietta bagnata di sudore, ma ci arriveremo".
Madrid e Parigi non si sono fatte ufficialmente avanti (scadenza per la presentazione delle candidature è il settembre) mentre non va dimenticata Istanbul e all’orizzonte spunta anche il Marocco: "La Turchia è un paese molto forte e Istanbul è candidata autorevole. Mi è arrivata anche la notizia che Casablanca si candiderà per i Giochi del 2020". Roma, insomma, dovrà sudare per guadagnarsi il voto: "I favoriti sono difficili da individuare in questo momento. I primi voti che provocheranno delle esclusioni sono pericolosissimi, perchè si esce per un voto".
L'Assemblea del Cio deciderà il 7 settembre 2013 a Buenos Aires e l’obiettivo secondo Pescante è chiaro: "Vogliono dare alle Olimpiadi un respiro umano. Ho constatato che nessuno è contro i Giochi, tutti spiegano che Olimpiade vorrebbero. A Roma, e non solo, vogliono i Giochi, c'è sufficiente cultura per capire che un evento di questa portata va al di là dei confini cittadini''.
Secondo Pescante la drammatica situazione in Libia non creerà problemi. "Non credo che avrà riflessi sulle Olimpiadi. La Libia non aveva un membro Cio, l'Algeria non ce l'ha, la Tunisia l'aveva ma è deceduto. Poi ci sono due membri del Marocco, due ex atleti".