Sportellate - Va bene, rinnova Alonso e adesso?

È vero, ormai i contratti hanno il valore di una prima pagina di calciomercato. Una promessa che quasi mai viene mantenuta. E così, a poche ore ormai dal weekend spagnolo di Formula Uno la Ferrari, in piena crisi d’identità, comunica la decisione di rinnovare fino al 2016 il contratto di Fernando Alonso.
I contratti sono labili è vero ma se dietro una firma ci sono colossi del calibro del Banco Santander un qualche credito va pur dato. Alonso, in poche parole, difficilmente non rispetterà il nuovo contratto, ma… ma… ma…
Adesso che è arrivata la firma un paio di domande sono d’obbligo: cosa vuol dire questa decisione? Che scenari apre? Prima di tutto l’asturiano terminerà la carriera in Rosso, e già questa è una notizia di grande rilevanza. Passando ai dettagli strategici e più tecnici? Possibile una firma senza certezze di successo (o quasi)? No. No perché Alonso è un gran bel pilota e nel Circus non esiste certo solo la Ferrari, anzi. No perché arriva da un terzo posto in Turchia e da strani calcoli che lo spagnolo anche l’anno scorso ha cominciato a fare rischiando seriamente, e incredibilmente, di vincere il mondiale. Qualcosa sta cambiando? I prossimi due Gran Premi lo diranno. Un risultato positivo in Catalogna e nel Principato rimetterebbe tutto in discussione. Un fallimento totale, un gap allargato invece che dimezzato metterebbe in discussione la continuità di crescita e investimento della Rossa dei 150 anni di Unità d’Italia.
In parole povere: possibile la decisione di cominciare a investire e lavorare nel progetto 2012? Non è da scartare e già Flavio Briatore, personaggio che i tempi della Formula Uno ha dimostrato di conoscerli molto bene, aveva invitato gli uomini di Maranello a lasciar perdere e concentrarsi per il prossimo progetto.
Fernando Alonso non ha firmato un foglio in bianco, possiamo starne certi. Qualcosa in Ferrari si muove. Non possiamo far passare il comunicato del rinnovo fino al 2016 come semplice operazione d’immagine e investimento commerciale. La Rossa ri-comincia da questa firma. Questo è almeno quello che i tifosi sperano e quello che il buon senso suggerisce. Poi possiamo fermare il tempo e deviare l’attenzione su mille altre cose. Che sia una scelta alla fine obbligata? Rapporti di sponsor e bisogno di entrambe le parti di trovare un po’ di sereno. Piloti di livello, liberi, non ce ne sono. Scuderie, libere e in corsa mondiale neanche. Ma queste considerazioni sono troppo maliziose. E i protagonisti, la Ferrari e Alonso, non le meritano certo.
Fernando Alonso ha firmato fino al 2016. E adesso? La Ferrari riuscirà a mettere a disposizione dell’asturiano una monoposto vincente? E il bicampeon riuscirà a imporre il proprio stile e la propria disciplina, la visione vincente che manca dagli anni del Kaiser Schumacher? Difficile dirlo. Qualcosa manca a questa Ferrari e ad Alonso. La firma riuscirà a colmare i vuoti?